“Il Parco della Trucca” Idraulica e paesaggio nella città di Bergamo

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INTRODUZIONE

L’individuazione nell’area della Trucca della sede del nuovo ospedale «Beato Giovanni XXIII» è stata l’occasione per rimettere mano all’organizzazione e alla gestione delle acque che, proprio in
questa parte della città, in tempo di pioggia determinavano vistosi fenomeni di allagamento: un territorio vasto e urbanizzato che va da via Saurdi fi no alla Trucca, che gravita idraulicamente proprio sull’area della Trucca. Le opere di urbanizzazione devono essere in grado di garantire la qualità del contesto in cui si collocano i grandi insediamenti come la realizzazione del Nuovo Ospedale di Bergamo: le importanti realtà urbane mantengono la propria identità quando valorizzano il tessuto urbano consolidato e sviluppato anche in aree marginali, che spesso diventano strategiche perché si possano insediare funzioni non compatibili con i centri storici, integrandosi con la vita della Città. Il tessuto urbano della città di Bergamo è oggetto di un costante processo di trasformazione urbanistica e la realizzazione di uno dei più moderni ospedali d’Europa è stata l’occasione di dimostrare la capacità di recepire l’innovazione senza spezzare il fi lo con la tradizione
della sua terra. In queste occasioni gli ingegneri sono chiamati ad individuare nuovi modelli aggregativi, lavorativi e residenziali, sostenuti da moderne infrastrutture, che risultano lo strumento
indispensabile per garantire da una parte lo sviluppo e dall’altro. la garanzia del mantenimento della qualità della vita e della tutela dell’ambiente. Il processo di sviluppo e trasformazione del tessuto urbano deve essere attentamente governato con gli strumenti di programmazione urbanistica da parte dell’Amministrazione, attraverso la definizione di linee guida mirate alla garanzia della qualità del territorio e del suo utilizzo in una visione complessiva. E’ proprio in questo contesto che si inserisce il progetto di urbanizzazione e di difesa del territorio, ove si è realizzato
il nuovo ospedale di Bergamo ed il grande parco urbano. L’avvio del cantiere dell’ospedale “Beato Giovanni XXIII” ha dato corso al progetto riguardante il risanamento e la gestione del sistema idraulico di una vasta parte della Città, su cui l’Amministrazione si accingeva ad intervenire in base ad un progetto di ristrutturazione del sistema idrografi co ed idraulico complessivo, prediposto nel 1995. Gli eventi meteorici particolarmente intensi erano causa di incompatibili allagamenti di acqua convoglia dalla Roggia Serio nell’area della Trucca; questo problema ha reso indispensabile
individuare opere idrauliche che fossero in grado di proteggere da allagamenti l’area che venne destinata all’insediamento proprio del Nuovo Ospedale di Bergamo.

La formazione di invasi che sono in grado di laminare volumi d’acqua che allagavano l’area della Trucca, rappresenta la soluzione della messa in sicurezza del territorio, scelta impiantistica che consente ed è diventata elemento compositivo del paesaggio del parco urbano. Con la realizzazione di tre laghi artifi ciali di 33.000 m2 capaci di assorbire e trattenere fi no a 85 milioni di litri d’acqua non convogliabili nelle canalizzazioni di pianura, si sono realizzate opere infrastrutturali idrauliche, intervento strategico che sta alla base del progetto della difesa del territorio della Trucca. Questi importanti specchi d’acqua che in tempo di pioggia invasano provvisoriamente acqua meteorica, sono diventati elemento di connotazione e attrazione, una vera e propria occasione di ”riscrivere un paesaggio” per un utilizzo contemporaneo di una vasta area fruibile pubblicamente, con un’importante funzione tecnologica, una vera e propria macchina idraulica non visibile in un contesto paesistico ambientale di rara bellezza. È così nato il più grande parco della Città, oltre 230.000 m2 di prati, 8 Km di vialetti ciclopedonabili, 5.300 esemplari di arbusti, 1.600 alberi
raggruppati e in fi lari ed oltre 3.000 esemplari di piante forestali.
Un paradiso che propone oltre agli spazi aperti e l’incomparabile sky-line di città alta e colli, anche il suggestivo ambiente lacustre; l’acqua presente in tre laghi, che vengono costantemente ricambiati, filtrati e ossigenati, consente la vita e la riproduzione di numerosi esemplari fauna ittica, e permette di assistere al progressivo insediamento di colonie di esemplari di oche, anitre, cigni ed aironi cinerini che hanno trovato un ambiente idoneo anche alla riproduzione. Una grande opera idraulica che rappresenta elemento non solo di tutela territoriale, ma anche fonte di compensazione ambientale, protezione e supporto dell’importante insediamento del Nuovo Ospedale, che ha trovato perfetta integrazione nelle caratteristiche rurali di questa area; la vita della campagna non solo continua, ma si integrata con la parte del territorio urbano che accoglie un polo di eccellenza sanitaria, senza perdere le proprie caratteristiche, che vengono ora ad essere disponibili al pubblico, rappresentando una nuova innovativa attrazione per il tempo libero per una vasta utenza di Bergamaschi. La prima parte del parco già utilizzata ha messo in evidenza non solo apprezzate caratteristiche ambientali, ma anche spiccata proprietà di attrarre eventi, manifestazioni, che hanno fatto gradire al grande pubblico l’ambiente rurale in Città, proponedo e ricordando anche ai giovani quanto la Città di Bergamo sia una realtà composità facilmente fruibile. All’interno del parco trovano sede le infrastrutture idrauliche che nel loro complesso sono in grado di controllare un ingente volume d’acqua piovana che, con ricorrenza cinquantennale, verrà trattenuta provvisoriamente in invasi sotterranei ed a cielo aperto, assicurando le aree di pianura fortemente sviluppate urbanisticamente da eventi dannosi. Il sistema di invasi in cascata, consente di ridurre la portata per l’effetto della laminazione dai 12 m3/s provenienti dalla Roggia Serio, a 1,5 m3/s la portata all’incile, dando modo e tempo al terreno ed ai canali di valle di assorbire gli eventi pluviometrici estremi. Con l’insediamento del nuovo Ospedale di Bergamo, in questa area si è reso necessario individuare soluzioni a problematiche attinenti l’idrologia urbana, le costruzioni idrauliche, la protezione territoriale, l’urbanistica, la viabilità connettiva, la formazione di parcheggi dedicati, i collegamenti con mezzi pubblici, la formazione di spazi ricreativi di qualità che la Città ha già dimostrato di apprezzare con la prima parte di parco, tanto da diventare un vero polo di richiamo ricreativo da parte dei cittadini e dell’interland, un grande spazio all’aperto frequentato in tutte le stagioni al pari dell’interesse del centro storico. Il progetto di protezione idraulica ed ambientale dell’area della Trucca venne individuato nel piano generale di ristrutturazione della rete fognaria della città di Bergamo, dove venne evidenziata una visione provinciale del problema idraulico della Città e la necessità della realizzazione di invasi di laminazione, per il controllo di ingenti volumi d’acqua, che non erano più contenibili in canalizzazioni di pianura anche del territorio comunale, oltre che tale soluzione risultava necessaria per la riabilitazione delle strutture idrauliche esistenti. L’intervento realizzato alla Trucca, quindi, oltre che avere assunto un valore paesistico ed ambientale per la Città, rappresenta come l’applicazione di sistemi di difesa passiva dagli eventi meteorici consenta la gestione dei problemi legati non solo alla quantità, ma anche alla qualità dell’ambiente a scala provinciale. L’indagine idrologica e conoscenza di dettaglio del territorio è alla base della progettazione ed è stata utilizzata per definire le portate e i volumi di piena che sono canalizzati dalla Roggia Serio, uno dei canali irrigui che in tempo di pioggia, fungendo da recettore, convoglia le acque disfi oro di numerosi scolmatori del sistema misto di drenaggio della Città.
La cittadinanza potrà quindi apprezzare una complessa “macchina idraulica” sotto le vesti di un grande parco di circa 23 ettari, che completa la realizzazione del sistema di protezione idraulica ambientale del quadrante ovest della città di Bergamo.

IL PARCO

Con la sottoscrizione nell’anno 2000 dell’accordo di programma tra il Ministero della Sanità, la Regione Lombardia e l’Azienda Ospedali Riuniti di Bergamo, l’Amministrazione Provinciale e Comunale di Bergamo avviava la complessa fase progettuale per la costruzione del nuovo Ospedale di Bergamo, in località Trucca. L’area interessata dalla realizzazione del nuovo nosocomio e delle strutture connesse occupa un’area complessiva di circa 620.000 m2, di cui 330.000 m2 a disposizione per il complesso ospedaliero. Nella rimanente area, esterna al presidio ospedaliero, per
la quale è prevista la realizzazione delle opere di connessione alla viabilità esistente, sono state eseguite le opere di sistemazione idraulico-ambientale e di sistemazione di una vasta area destinata a parco, quale filtro ambientale, strettamente correlato al quadrante sud/ovest della città. Con questo intervento, utilizzando l’elemento del verde, dell’acqua e della modellazione della terra,
oltre allo scorcio dello “sperone della Benaglia” e dell’incantevole skyline di Città Alta e dei Colli, si è potuto comporre uno scenario non comune, che parteciperà ad un moderno quanto bilanciato accrescimento urbanistico ed ambientale della Città. Il Comune di Bergamo si è assunto l’impegno di realizzare le opere di urbanizzazione e quelle di collegamento viabilistiche esterne all’area
destinata al presidio ospedaliero; in particolare, con il secondo lotto d’intervento si sono realizzatele opere di regolazione per la derivazione dei sovraccarichi idraulici dalla Roggia Serio, la vasca di
laminazione interrata ed i laghi di laminazione per il contenimento delle onde di piena della Roggia stessa, oltre alla modellazione di tutta l’area per la creazione del parco, a completamento di quanto già realizzato nel primo lotto, quali le vasche volano e di prima pioggia a servizio del plesso ospedaliero, ed una prima porzione di parco e di sistemazioni idraulico ambientali.
Questa vasta area risulta essere “più di un parco”: numerosi sono i temi che hanno concorso alla destinazione a verde di questo ampio spazio ai piedi dei colli cittadini, aspetti che vanno divulgati per formare una coscienza secondo cui, ad una ordinata crescita della Città, corrisponde la necessità di realizzare servizi ed infrastrutture adeguate a tutela del territorio urbanizzato ed a garanzia della qualità della vita dei cittadini, che sempere di più chiedono qualità nei servizi e nelle strutture e il più facilmente fruibili.

I lavori di sistemazione del verde hanno visto la realizzazione di un impianto arboreo ed arbustivo, ovvero la creazione del primo esempio di bosco urbano, elemento caratterizzante di progetto. Il parco Della trucca, realizzato in due lotti successivi, è il più grande parco urbano della città e l’impostazione progettuale del verde ha seguito la linea della naturalità, concetto ispiratore di grandi parchi che hanno fatto la storia della paesaggistica in Italia ed all’estero. L’impianto arboreo di piante autoctone di buone dimensioni, la realizzazione di ampie aree boscate, la scelta di specie vegetali compatibili con le caratteristiche pedogenetiche, renderà nel tempo un bosco di pianura di grande bellezza e dal concetto progettuale del tutto innovativo. La voluta casualità del sesto d’impianto, lontano dagli schemi rigidi della tradizionale progettazione del verde, consentirà lo sviluppo in libertà delle varie consociazioni vegetazionali permettendo; competizione di accrescimento, sostegno nello sviluppo, protezione reciproca da eventi atmosferici, limitazioni delle perdite da mancato attecchimento, solidità di sviluppo delle essenze arboree più forti e meglio conformate, riduzione dei costi di manutenzione nel tempo in quanto il bosco saprà auto regolarsi nello sviluppo privilegiando nella crescita gli elementi vegetazionali più idonei rispetto a quelli meno fortunati e quindi con garanzia di minor successo. Il bosco avrà capacità di auto rigenerazione sul suolo. Da un lato si è intervenuti con la messa a dimora di alberi ad alto fusto, raggruppate
in formazioni omogenee, in altre situazioni si è previsto la messa a dimora anche di arbusti di medie e grandi dimensioni a pieno sviluppo. Per i percorsi principali, studiati in base alle viste pregevoli che il parco offre verso i colli di Bergamo, l’impianto progettuale ha imposto la realizzazione di imponenti filari di piante d’alto fusto che, a maturità, avranno una loro logica di collegamento tra i percorsi del primo e del secondo lotto di parco. Sulle balze, a ridosso dell’asse interurbano, sono state poste a dimora piante forestali con sesto di impianto ravvicinato.
Lo scopo è quello di consentire una crescita assolutamente non governata ma auto regolamentata dai sistemi naturali d’accrescimento (concetto del bosco naturale). La competizione tra le varie specie, il supporto nella crescita che le varie specie si daranno e la selezione naturale, porteranno alla formazione di un importante fascia boscata nella quale predomineranno le specie dominanti
a quelle subordinate, come in un sano bosco del tutto naturale. La natura dei terreni, è caratterizzata da ristagno d’acqua dovuti alla naturale presenza di materiali colloidali argillosi che impedisce il veloce drenaggio delle acque meteoriche; inoltre la povertà di sostanza organica, ha indirizzato la scelta delle specie arboree ed arbustive, restringendo la cerchia a quelle di sicuro successo individuando i Gelsi, Carpini, Querce, Tigli, Pioppi e Platani specie e liofi le che amano comunque situazioni di piena esposizione al sole e con forti situazioni di umidità al piede. L’approccio
conoscitivo alle caratteristiche del suolo, alle lavorazioni in precedenza eseguite, il monitoraggio dello sviluppo vegetale delle specie impiantate consentiranno di correggere il “tiro” e pianifi care quelle successive operazioni di regimentazione delle acque, favorendone lo sgrondo verso i bacini d’acqua artifi ciali realizzati. Di seguito si elencano i dati salienti della potenzialità ed il valore dell’intervento:
• superficie del parco relativa al solo secondo lotto di lavori da inaugurare: 98.000,00 m2;
• superficie complessiva del parco primo e secondo lotto: 220.000,00 m2.
• 5.300 arbusti da porre a dimora, supportati da idoneo impianto di irrigazione, troveranno collocazione attorno alle sponde dei laghi;
• 1.400 alberi posti a dimora, raggruppati in formazioni boschive e fi lari;
• 9.000 piante forestali poste a dimora per creazione del bosco in città.

Il progetto viene completato con:
• 50 panchine installate;
• 12 tavoli da pic nic installati di cui 2 per diversamente abili;
• realizzazione di 2 pontili sui laghetti per l’utilizzo ludico degli specchi d’acqua da parte di associazioni amatoriali di modellismo nautico e di canottaggio;
• 38 cestini porta rifiuti;
• realizzazione di ulteriori barriere in legno a protezione dei canali presenti e potenzialmente pericolosi.

Il nuovo parco, per estensione e per la particolare presenza di molti elementi, quali, ad esempio numerose specie vegetali arbustive, essenze d’alto fusto che riproducono un ambiente lacustre, piante forestali per la creazione del bosco in città ed oltre 220.000 m2 complessivi di prato, crea le premesse per una destinazione ludica della vasta area, arricchita dall’ambiente lacustre e dal movimento d’acqua, oltre che dall’invidiabile sfondo dei colli di Bergamo: in tale luogo l’utenza può trovare una non comune oasi per ore di relax, al centro di una area distante pochi minuti dal centro Città e dai quartieri residenziali in forte sviluppo. La natura e la tipologia dei servizi della struttura, così come concepita, si adatta ad un largo spetro di utenza, dai giovani alle famiglie,
che potranno, oltre che passeggiare lungo i vialetti, anche sostare sul prato nelle giornate di sole, ed usufruire delle attrezzature presenti. Si ritiene inoltre necessario sottolineare che il parco si pone ai limiti di collegamenti ciclopedonali cittadini, e si ricorda che non è difficile individuare la possibilità di raggiungere il fiume Brembo con percorsi protetti e con strutture ormai consolidate dalla zona del centro della Città.

E’ in altre parole un importante evento per la città di Bergamo vedere arricchito nella qualità e nella quantità il patrimonio pubblico del verde, occasione storicamente attesa a cui si è data risposta con il parco dell’Ospedale di Bergamo ”Beato Giovanni XXIII”. Sotto l’aspetto idrogeologico il progetto ha previsto il consolidamento delle strutture di drenaggio esistenti sull’area, con la riproposizione di canalizzazioni sono in grado di drenare i primi strati di terreno che in tempo di pioggia per la prevalente caratteristica argillosa trattengono acqua determinando fenomeni di impaludamento per saturazione.
L’intervento ha come obiettivo, quindi, non solo quello di soddisfare le esigenze di riassetto idraulico dell’area delle Trucca, ma anche quello di controllare i livelli piezometrici, realizzando sull’area una vera e propria bonifica tali venga garantita una compiuta integrazione con il territorio circostante. Per ultimo il progetto ha particolarmente curato la scelta dei materiali di costruzione dei manufatti, dei canali e quanto emerge, affinché risultassero integrati nel contesto.

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