La costruzione dell’impianto idroelettrico “Molino delle Palette”

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LE ATTIVITA’

Nel 2017 ABenergie acquisendo la Molino delle Palette s.r.l. ha promosso un rinnovato impulso per la costruzione dell’impianto idroelettrico, incaricando lo studio di ingegneria Pasinetti di provvedere al completamento e coordinamento progettuale, alla direzione lavori e al coordinamento per la sicurezza in progettazione ed esecuzione, per completare i lavori di costruzione che avevano subito un fermo per il cambio della composizione sociale.

In merito ci si è occupati, oltre che alla definizione progettuale esecutiva, alla computazione dei lavori di completamento, oltre alla ricerca di mercato per le importanti forniture e imprese che avrebbero potuto impegnarsi nel cantieramento della gran parte delle componenti dell’impianto idroelettrico non ancora definite, da acquistare e da eseguite.

L’approfondimento progettale esecutivo fu indirizzato alle seguenti parti di impianto non eseguite o da
ultimare ed in particolare:
1. Progettazione manutenzione straordinaria della traversa Ponte Samone
2. Progettazione della condotta forzata
3. Progettazione dell’opera della derivazione e di sostegno argini
4. Progetto di completamento centrale
5. Progetto delle scogliere di progettazione della condotta forzata e sistemazioni fluviali
6. Progettazione completamento canale di scarico, protezione canale e sistemazioni fluviali
7. Progettazione del completamento canale di adduzione
8. Progettazione e completamento canale scarico dissabbiatore
9. Progettazione del completamento vasca di messa in carico e dissabbiatore
10. Progettazione del completamento delle opere elettromeccaniche
11. Progettazione delle opere di elettrificazione e gestione dell’impianto
12. Progettazione della regolazione con paratoie pezzi speciali e carpenteria metallica

La attività di revisione e completamento progettuale ha messo in evidenza la necessità di una integrazione di opere in alveo nel tratto del Fiume Panaro, che nel frattempo era stato interessato da eventi piena molto intensi, che aveva sostanzialmente modificato l’orografia del tratto interessato dalla posa della condotta forzata, rendendo così necessaria la revisione della originaria ipotesi progettuale contenuta nel progetto istruttorio.
Si è affrontato inoltre l’eliminazione di un vistoso sifonamento, proponendo interventi di risanamento e perché aveva compromesso la stabilità della stessa struttura trasversale alla Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, concordando un intervento sinergico che ha permesso di provvedere al completo risanamento della basilare struttura per l’esercizio della concessione di derivazione di acqua per l’uso idroelettrico.

 

In merito alle piene del 2017 che avevano eroso per oltre 20 metri, la sponda del Fiume per un tratto di circa
un chilometro, ove era prevista la posa della condotta forzata, si è affrontato non solo l’approfondimento
progettuale esecutivo, ma anche una revisione del progetto a cui si messa particolare attenzione di non
introdurre significative varianti che non inficiassero l’approvazione del progetto legato alla Autorizzazione
Unica.

In merito sono state proposte soluzioni progettuali all’Agenzia Regionale, l’Amministrazione comunale di
Pavullo e ARPAE, che hanno autorizzato importanti opere in alveo di adeguamento ed integrazione
progettuale, con particolare riferimento alle strutture longitudinali di protezione e salvaguardia delle parti di
impianto esposte alla corrente idrica del F. Panaro, oltre che al nuovo inalveamento del tratto di oltre due
chilometri del corso d’acqua che è interessa la realizzazione dell’impianto idroelettrico.

Da questo approccio di adeguamento progettuale è scaturita la necessità di prorogare le concessioni che
riguardano la autorizzazione unica, la concessione edilizia e il termine imposto dal decreto VIA, che non
risultavano più compatibili con il cronogramma di dettagliato predisposto, sia per il volume di lavoro ancora
da eseguire sia per le varianti/integrazioni concordate con gli enti.

Il periodo residuo per il cantieramento ed esecuzione delle opere poneva la necessità di affrontare la posa della
condotta forzata e le opere di protezione longitudinali in alveo e della opera di derivazione nella stagione
invernale, certamente la stagione che avrebbe rallentato, come avvenuto la produzione.
Proponendo la oggettiva situazione ai funzionari degli Enti dopo accurata valutazione, hanno rilasciato
l’autorizzazione, in base a interpretazione giuridiche proposta dall’ufficio legale della Regioni Emila
Romagna, indicando il giorno 8 ottobre 2020 la data unica di scadenza dei titoli autorizzativi per l’ultimazione
dei lavori della realizzazione delle opere che compongono l’impianto idroelettrico.
La direzione lavori, con settimanale presenza in cantiere e la disponibilità di personale specializzato munito di
macchinari adeguati, a consentito il continuo adeguamento dei programmi, secondo l’andamento
meteorologico e delle condizioni idrometriche del fiume, che ha purtroppo inaspettatamente causato anche non
lievi danni al cantiere; solo e grazie alla abnegazione delle maestranze impegnate si è potuto dare continuità al
cantiere delle opere a civile, concludendo le attività il giorno 11 di dicembre 2019, in tempo utile previsto dal
cronogramma concordato contrattualmente.

La gestione della direzione lavori e del coordinamento si è attenuta alle indicazioni contrattuali, proponendo
una perizia di variante delle opere edili che risorbisse attività di completamente e addizione, resesi necessarie
dopo la revisione progettuali e prescrizione contenute nella autorizzazione delle Agenzia Regionale, ed in
adeguamento alle necessità di cantiere dovute alle averse condizione meteo. La direzione lavori si è attenuta
al rispetto alla normativa vigente di opere private di interesse pubblico, provvedendo alla liquidazione delle

 

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO

Il lungo e travagliato iter istruttorio, iniziato con richiesta di avvio delle procedure VIA sul progetto di
derivazione ad uso idropotabile presentato alla Regione Emilia il 6 dicembre 2006 e si è concretizzato con la
determina n. 142 del 8 ottobre 2015 ovvero rilascio della Autorizzazione Unica della provincia di Modena che
in tale data rilasciava l’autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio dell’impianto idroelettrico sul fiume
Panaro, in comune di Pavullo nel Frignano a favore della proponente Molino delle Palette s.r.l.
Le caratteristiche tecniche e amministrative oggetto delle Autorizzazione Unica dell’impianto possono essere
così sinterizzate:
1. Quota pelo libero opera di presa a monte 214,26 m s.l.m.m.
2. Quota pelo libero restituzione a valle 202,13 m s.l.m.m.
3. Salto legale 12,13 m
4. Portata massima turbinabile 10,70 m3/s
5. Portata media annua turbinabile 4,192 m3/s
6. Deflusso minimo vitale 2,10 m3/s
7. Potenza nominale di concessione 498,5 kW
8. Produzione stimata media annua 3.270.176 kWh/anno
9. Bacino sotteso 586 km2

La realizzazione dell’impianto idroelettrico è avvenuta tra il 2016 e il febbraio 2020 è costituito dalle seguenti
opere d’arte:

  •  Opere di manutenzione straordinaria della briglia di Ponte Samone, è la struttura esistente di
    proprietà della Regione Emilia-Romagna, da cui viene impostata l’opera di presa per la deviazione
    dell’acqua ad uso idroelettrico;
  •  Opera di presa e sghiaiatore è un manufatto realizzato in sponda sinistra idraulica del Fiume Panaro in
    corrispondenza di traversa esistente in località Ponte Samone in Comune di Pavullo nel Frignano;
  •  Canale di adduzione interrato, di dimensioni interne m 4 di altezza per m 2,2 di larghezza e lunghezza
    circa m 370;
  •  Vasca dissabbiatrice e di messa in carico della condotta forzata interrata su terrazzo alluvionale
    esistente in sponda sinistra idraulica al termine del canale di adduzione in località Garetta attrezzato
    sghiaiatore meccanico;
  •  Condotta forzata interrata in sponda sinistra idraulica in corrispondenza del tracciato del canale a
    servizio del molino esistente, di diametro interno mm 2500, da realizzarsi in PRFV (Plastici Rinforzati
    con Fibra di Vetro) e di lunghezza m 950 circa;
  •  Scogliera di protezione della condotta forzata tra la centrale di produzione e vasca di messa in carico;
  •  Locale centrale di produzione completamente interrato in sponda sinistra idraulica su terrazzo
    alluvionale esistente in località Molino delle Palette;
  •  Formazione di arginature ed inalveamento del fiume;
  •  Canale di scarico interrato in calcestruzzo, di sezione interna m 4 di larghezza e m 2 di altezza, lungo
    circa m 480, seguito da un tratto realizzato in terra a cielo aperto per il raccordo con il corso d’acqua, di
    lunghezza circa m 270;
  •  Elettrodotto di collegamento alla rete – il punto di consegna è realizzato a piano campagna in fabbricato
    realizzato in adiacenza al locale della centrale interrata, collegato a quest’ultimo tramite cavo interrato;
    dal locale consegna il collegamento alla rete esistente è previsto tramite adeguamento di elettrodotto aereo
    con sostituzione dei conduttori nudi in rame, di sezione pari a mmq 35, con cavo aereo elicordato in
    alluminio rivestito, di sezione pari mmq 150 di ultima generazione; l’adeguamento in potenziamento
    prevede la sostituzione dei conduttori e di alcuni sostegni a palo per una lunghezza di circa km 8,85 lungo
    la linea che dalla località Molino delle Palette porta in cabina primaria a Pavullo nel Frignano;
  •  Opere di compensazione ambientale identificabili nella realizzazione di un passaggio per pesci sulla
    traversa di presa e nella riduzione degli elementi di rischio, sia idraulico che geologico, legati alla presenza
    del canale esistente a servizio del Molino delle Palette utilizzato per la macinazione di granaglie che, a
    seguito dell’integrazione delle proprie opere di presa e adduzione in quelle a servizio dell’impianto
    idroelettrico in esame, sarà dismesso.

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